26/05/2016 20:30 – 22:30
Casa della Conoscenza, Spazio La Virgola, Casalecchio di Reno.
26/05/2016 20:30 – 22:30
Casa della Conoscenza, Spazio La Virgola, Casalecchio di Reno.
Questa la presentazione dell’incontro:
Tutte le esperienze adottive sono impegnative, alcune si sviluppano positivamente, altre possono diventare veramente difficili. E’ qui in particolare che le madri si trovano in prima linea. Ed è alle madri adottive che è dedicato in particolare questo incontro e ai loro uomini che sono alla ricerca della chiave giusta per stare loro accanto come padri e mariti. Parleremo di madri adottive, ma ciò di cui discuteremo riguarda un po’tutte le madri che si sentono sole e sofferenti nel rapporto con i figli.
Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha posto sempre più l’attenzione sulle sofferenze di cui, in molti casi, è portatore il bambino adottato, sul trauma dell’abbandono, sulla sua difficoltà a costruire un adeguato legame di attaccamento con i genitori, sui danni che la deprivazione affettiva può causare al suo percorso di apprendimento e di integrazione sociale (il 21% dei bambini adottati presenta bisogni educativi speciali).
Meno attenzione è stata posta alle ferite di cui possono esser portatrici le madri prima dell’incontro adottivo e alle sofferenze che si generano quando la relazione con il figlio si rivela di particolare difficoltà ( bambini che rifuggono dagli abbracci, o all’opposto sembra non potersi mai riempire delle attenzioni ricevute o che non mostrano nessuna motivazione all’apprendimento e che resistono ostinatamente agli sforzi dei genitori per aiutarli).
Cercheremo di riflettere sul perché di questa scarsa attenzione, su quali sono queste ferite, sul perché i mariti spesso si defilano lasciando alle mogli il peso principale della relazione con il figlio, dei rapporti con la scuola e con i servizi.
Parleremo soprattutto del rapporto madre-figlio come dell’incontro tra due persone portatrici di bisogni e di aspettative che, se non riconosciute o fraintese,possono dare luogo a relazioni conflittuali.
Queste, se non risolte, cronicizzano all’interno del nucleo familiare , sentimenti di delusione e di impotenza da parte degli adulti e di rabbia e insofferenza da parte dei figli.
Ci chiederemo perché vi è una sofferenza cui spesso la madre stessa non riconosce diritto di parola e che altri sembrano non vedere.
Partiremo dall’assunto che la migliore tutela del bambino può essere garantita solo assicurando un’adeguata attenzione al sostegno genitoriale e alle madri in particolare.
Cercheremo di chiederci con quali occhi può essere utile vedere i problemi che pone la relazione con il bambino adottato e quali domande un genitore può porsi per trovare vie di uscita in situazioni dove il disagio tocca tutta la famiglia e non sembrano delinearsi vie di uscita.
Per prenotazione e informazioni: 3703087540
Commenti recenti